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mercoledì 28 febbraio 2007

Una pianta officinale è un organismo vegetale, usato nelle officine farmaceutiche per la produzione di specialità medicinali.Sono considerate piante officinali piante medicinali, aromatiche e da profumo inserite negli elenchi specifici e nelle Farmacopee dei singoli paesi. Il numero ed il tipo di piante officinali varia da paese a paese a seconda delle differenti tradizioni. Il più comune utilizzo di piante officinali è quello di correttori del gusto: molti farmaci o preparati farmaceutici hanno originariamente un gusto sgradevole che quindi viene "corretto" con l'aggiunta di sostanze di origine vegetale. Le piante officinali, ad esempio, sono quelle usate per conferire ad uno sciroppo o a caramelle il gusto di fragola, arancia, limone, etc.
Nel linguaggio comune spesso si sovrappone l'uso dei termini pianta medicinale con pianta officinale, termini che legalmente indicano due diverse entità; il termine officinale è un termine più ampio ed esclusivamente procedurale, indica cioè quelle piante inserita all'interno di elenchi ufficiali come utilizzabili dalle officine farmaceutiche, a prescindere dal fatto che queste piante abbiano o meno proprietà di tipo medicinale. Il termine pianta medicinale indica invece quelle piante che contengono sostanze utilizzabili direttamente a scopo terapeutico o come precursori in emisintesi che portino a sostanze attive. È quindi chiaro che una pianta può essere officinale in un paese e non in un altro, a seconda delle regolamentazioni, ma essa sarà una pianta medicinale a prescindere dalle leggi.
Elenco delle piante officinali spontanee soggette alle disposizioni della legge 6 gennaio 1931 n. 99.
Questo elenco è stato indicato con il Regio Decreto n. 772, 26 maggio 1932 Elenco delle piante dichiarate officinali

Nome volgare della pianta Nome botanico Parti usate

Aconito Aconitum napellus foglie e radici
Adonidi Adonis sepc.var. piante intere
Angelica Angelica archangelica semi e radici
Arnica Arnica montana fiori e radici
Artemisia Artemisia vulgaris foglie, fiori, radici
Assenzio gentile Artemisia pontica parti aeree
Assenzio maggiore Artemisia absinthium parti aeree
Assenzio pontico alpino Artemisia vallesia parti aeree
Assenzio romano V. Assenzio maggiore parti aeree
Bardana Lappa major radici
Belladonna Atropa belladonna foglie
Brionia Bryonia dioica radici
Calamo aromatico Acorus calamus radici
Camomilla comune Matricaria chamomilla fiori
Cardosanto Carbenia benedicta parti aeree
Centaurea minore Erytraea Centaurium erba fiorita
Cicuta maggiore Conium maculatum foglie
Colchico Colchicum autumnale bulbi e semi
Coloquintide Citrullus colocynthis frutti
Digitale Digitalis purpurea foglie
Dulcamara Solanum dulcamara stipiti
Elleboro Veratrum album radici
Enula campana Inula Helenium radici
Erba rota Achillea herba-rota parti aeree
Farfara Tussilago farfara fiori
Fellandrio Oenanthe phellandrium semi
Frangula Rhamnus frangula corteccia del fusto
Frassino da mann Fraxinus spec. var. Manna
Genepi Artemisia mutellina parti aeree
Artemisia spicata parti aeree
Artemisia glacialis parti aeree
Artemisia nana parti aeree
Genziana Gentiana lutea radici
Giusquiamo Hyosciamus niger foglie
Imperatoria Peucedanum ostruthium radici
Issopo Hyssopus officinalis radici
Iva Achillea moscata Parti aeree
Lavanda vera Lavandula angustifolia (L. officinalis) sommità fiorite
Lavanda spigo Lavandula latifolia sommità fiorite
Licopodio Lycopodium clavatum spore
Limonella Dictamnus albus sommità fiorite
Liquirizia Glycyrrhiza glabra radici
Melissa Melissa officinalis foglie e sommità fiorite
Pino mugo Pinus pumilio rametti
Psillio Plantago psyllium semi
Polio montano Teucrium montanum parti aeree
Sabina Juniperus sabina rametti
Saponaria Saponaria officinalis foglie e radici
Scilla marittima Urginea maritima bulbi
Spincervino Rhamnus cathartica frutti
Stafisagria Delphinium staphysagria semi
Stramonio Datura stramonium foglie
Tanaceto Tanacetum vulgare fiori
Tarassaco Taraxacum officinale radici
Tiglio Tilia sp. fiori
Timo Thimus vulgaris erba fiorita
Valeriana Valeriana officinalis radici

Legislazione

Leggi che regolano la raccolta e la produzione delle piante officinali
Legge 6 Gennaio 1931 n. 99
Disciplina della coltivazione, raccolta e commercio delle piante officinali
R.D. 19 Novembre 1931 n. 1973
Regolamento per l'applicazione della legge 6 Gennaio 1931 n. 99
R.D. 26 Maggio 1932 n. 772
Elenco delle piante dichiarate officinali
Legge 30 Ottobre 1940 n. 1724
Disciplina della raccolta e della vendita della camomilla
Legge 9 Ottobre 1942 n. 1421
Disciplina della raccolta e della vendita della camomilla
Circolare del 8 Gennaio 1981 n. 1 (Circolare Aniasi)
Ministero della Sanità

Informazioni tecniche

Informazioni tecniche
Sementi di piante officinali:
dove trovarle?
Piantine di piante officinali:
dove trovarle?
Macchine per la lavorazione delle piante officinali:
Dove trovarle ?
Codice di buona pratica agricola biologica
Realizzazione del metodo H.A.C.C.P.

Rosmarino

Rosmarinus officinalis
Ros marinus significa rugiada marina, forse proprio perché i litorali marini costituiscono il miglior habitat per queste piante, officinalis perché è sempre stata un'erba utilizzata nelle antiche farmacie.
Descrizione E' un arbusto sempreverde, molto ramificato appartenete alla famiglia delle Labiate. Il fusto è legnoso; le foglie piccole, sottile e opposte, a forma di lancia con la parte inferiore color verde-grigio e quella superiore quasi argentea. I fiori sono raccolti in spighette terminali, racchiusi in corolle di colore azzurro o biancastro. Il frutto è una piccola capsula.
Un po' di storia I Romani fecero del rosmarino il simbolo dell'amore e della morte, Orazio infatti diceva: " Se vuoi guadagnarti la stima dei morti, porta loro corone di rosmarino e di mirto". Tuttavia non risulta che fosse utilizzato per condire i cibi. Si usava per aromatizzare il vino, che veniva appunto detto 'vino al rosmarino' e come è avvenuto per molte erbe è entrato nella cucina attraverso la via della medicina. Nel Trecento comunque già lo troviamo in uso e, come aroma, sembra essere molto utilizzato.
Uso in cucina In cucina è un'erba molto utilizzata per aromatizzare varie piatti e pietanze: arrosti, intingoli, piatti a base di patate, torte rustiche. Si usa nei patè di fegato, con l'agnello, il manzo, il coniglio, l'anatra e l'oca. Ottimo anche spolverizzato su pane e focacce. Comune nella cucina italiana ma di raro riscontro oltre confine.
Raccolta e conservazione Il rosmarino fiorisce da Marzo ad Ottobre, è largamente diffuso ma cresce spontaneamente lungo le coste del Mediterraneo preferendo posti ben soleggiati e con terreno sabbioso. Si usano le foglie, raccolte in piena estate e facendole essiccare rapidamente all'ombra. Si conservano poi in vasi di vetro. In erboristeria Vino aromatico contro l'esaurumento fisico:versate in un recipiente un lt di vino rosso di ottima qualità, aggiungendo 25 gr di foglie essiccate di rosmarino, 25 gr di foglie essiccate di salvia e 15 gr di miele. Scaldate il tutto a bagnomaria per 20 minuti, poi lasciate riposare fino al completo raffreddamento. Filtrate, versate in una bottiglia e prendetene un bicchierino a ogni pasto. Infuso per l'emicrania:fate macerare 30 gr di foglie di rosmarino in un lt di acqua bollente; filtrate e bevete durante la giornata.
Il segreto dello chef
I rametti di rosmarino vengono utilizzati per aromatizzare olio ed aceto con risultati eccellenti. La macerazione deve durare alcuni mesi

Origano

Origanum vulgare
Origanum deriva dall'unione di due parole greche: oros e ganos. Oros significa "monte", ganos "bellezza vistosa". E' un'erba estremamente aromatica diffusa in tutta Europa ed in molte varietà, tuttavia solo nelle regioni meridionali riesce ad acquistare piena ricchezza di profumo e a farsi aroma perfetto.
Descrizione E' un arbusto perenne, appartenente alla famiglia delle Labiate. Il fusto è alto 40-80 cm ed è piuttosto peloso, si arrossa verso la punta. Le foglie sono piccole , ovali, con la base allargata ed il margine intero o interrotto da qualche dentello; sono profumatissime. I fiorellini sono rossastri, qualche volta sono chiari e sono riuniti a mazzetti. Il frutto è una capsula scura. Un po' di storia Noto fin dall'antichità, l'origano ha avuto buon impiego nella cucina romana. Il suo uso è continuato anche nei secoli successivi ma per lo più limitato alle regioni del Sud. In medicina veniva utilizzato grazie al suo profumo penetrante come disinfettante di ambienti durante le epidemie e bruciato in ampi bracieri insieme a timo e menta. La risalita dell'origano verso Nord è recente e, di fatto, coincide con la diffusione della pizza.
Uso in cucina Viene utilizzato per aromatizzare pietanze cotte o crude, formaggi, insalate di pomodori, pizze, per preservare il brodo, per conservare ortaggi sott'olio e sott'aceto, nelle salse e nei liquori digestivi.
Raccolta e conservazione La fioritura avviene da Giugno a Settembre. Si usa tutta la pianta ma soprattutto le sommità fiorite. Le pianticelle si raccolgono durante il periodo della fioritura e si fanno essiccare all'ombra, in un ambiente a calore normale. Si deve evitare il sole che disperderebbe l'efficacia dell'olio contenuto. Le piante devono poi essere battute per separare i fiori che si conservano in vasi di vetro.
In erboristeria Decotto contro il catarro bronchiale: versare 15 gr di sommità fiorite e foglie d'origano in mezzo lt d'acqua. Bollite per 5 minuti e poi filtrate.Decotto contro l'asma:ifate bollire per 10 minuti in un lt d'acqua 30 gr di sommità fiorite d'origano. Filtrate il liquido quando è tiepido, addolcitelo con il miele e bevetelo durante la giornata.
Il segreto dello chef :
Essiccato mantiene tutte le sue proprietà aromatiche ma va aggiunto a fine cottura.

Nepeta cataria

Famiglia: Labiate
Nome volgare: Cataria; erba dei gatti


Caratteristiche: Pianta erbacea vivace di aspetto biancastro per una forte pelosità e abbastanza ramificata. Le foglie, tutte picciolate, sono verdastre nella pagina superiore e quasi bianche in quella inferiore per la presenza di uno strato di peli; sono ovali-cuoriformi con la base incavata e l'apice acuto, il margine è dentato con denti il cui apice è rivolto verso l'apice della foglia. Le foglie lungo il fusto sono gradatamente più piccole.I fiori sono raggruppati all'ascella delle foglie superiori e formano una specie di spiga all'apice del fusto e dei rami laterali. Ogni fiore è munito alla base di due brattee sottili; il calice è tubulare, leggermente slargato alla base e terminato da cinque denti sottili di cui il superiore è più lungo degli altri; la corolla, anch'essa a tubo, è divisa alla fauce in due lobi: il superiore, è eretto e bifido, l'inferiore è a sua volta diviso in tre lobi, due laterali piccoli e imo mediano concavo e variamente ondulato al margine.Il frutto è formato da quattro acheni ovoidali, di colore bruno e con superficie liscia, racchiusi nel calice persistente.
Habitat: Incolti, macerie, vecchi muri; frequente. 0-1200 m. Giugno agosto
Proprietà farmaceutiche: Aromatizzanti, aperitive, digestive, sedative: Droga usata: sommità fiorite.
Nota: La Nepeta cataria, conosciuta come erba gattaia è un'erbacea perenne di buon valore ornamentale i cui cespi per il profumo deciso che emanano sono molto amati dalle api e dai gatti che solitamente vi si coricano sopra.