La Salvia Comune è un piccolo arbusto sempreverde.
Le foglie semplici, feltrose al tatto, hanno un colore verde-grigiastro e un odore caratteristico.
I fiori violacei sono riuniti in infiorescenze e hanno il caratteristico aspetto asimmetrico proprio della famiglia delle Lamiacee.
Diffusione
La Salvia Comune è originaria del bacino del Mar Mediterraneo e anche in Italia può essere trovata allo stato spontaneo.
Usi
In cucina
La Salvia trova impiego in cucina fin dai tempi antichi.
Nonostante la sua origine mediterranea, la presenza della salvia per aromatizzare carni di vario genere è consolidata da secoli in quasi tutte le tradizioni culinarie d'Europa. Meno comune ma non raro è il suo impiego per cibi di tipo diverso: pasta (notissimi da noi i tortellini burro e salvia), formaggi (p.es. alcuni formaggi alle erbe), foglie di salvia fritte e anche zuppe.
In Medio Oriente la salvia viene usata per aromatizzare l'arrosto di montone.
In erboristeria
Il nome stesso di questa pianta è testimone delle virtù che gli antichi Romani le riconoscevano: infatti salvia ha la stessa radice del verbo salvare e della parola salus (salvezza, ma anche salute).
Presso i Romani la salvia doveva essere raccolta con un rituale particolare, senza l'intervento di oggetti di ferro, in tunica bianca e con i piedi scalzi e ben lavati.
Prima e dopo i Romani, dagli Egizi alla farmacopea medioevale, la salvia fu sempre apprezzatissima in erboristeria e non a caso Linneo le attribuì il nome di officinalis.
Tra i principali effetti, la salvia ha efficacia antisettica ed è anche digestiva e calmante. Le sono attribuiti altri effetti, ma non su tutti c'è concordia di vedute.
Nel giardinaggio
I fiori della salvia e anche l'aspetto d'insieme della pianta sono stati sempre apprezzati nel giardinaggio.
La Salvia officinalis, come altre specie dello stesso genere, è pertanto utilizzata come pianta ornamentale.
In cosmetica
L'estratto di salvia è un eccellente fissatore per profumi.
Tossicità della Salvia Comune
La salvia contiene un chetone complesso, il tuione, che può risultare tossico ad alte dosi. Ciò ha impatto sia sull'uso culinario che su quello medicinale e spiega perché la salvia è stata usata come aroma ma non, per esempio, come insalata.
La normativa europea ha stabilito un limite massimo al contenuto di tuione nei cibi, che è di 25 mg/kg nel caso di cibi aromatizzati con la salvia. Negli Stati Uniti attualmente la legge fissa un tetto al contenuto di tuione, ma non è applicabile ai cibi preparati con la salvia.
lunedì 19 febbraio 2007
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